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17/10/1992, Monza.

Quinta elementare, un compito dato dalla Maestra “fate un tema ispirato al capitolo dell’Addio ai monti di Alessandro Manzoni”.

Svolgimento.

Vista Mottola

Mottola, la Spiona.

Addio Mottola, sorgente dalla pianura verde.
Di giorno un rilievo e di notte illuminata come un abete addobbato per il Natale. Le piccole finestre e le case sembrano candeline sui rami dell’albero festoso.
Per raggiungerla prendo il treno, un verme luminoso che taglia campi, prati e pianure e che mi porta a destinazione.
Addio paese di tranquillità e di pace, dove tutti sanno tutto e tutti si conoscono, dove si ha sempre un amico con cui parlare e confidarsi e si sa sempre come utilizzare il tempo. Le campagne solitarie circondano l’albero come un vaso.
Addio paesello insignificante per alcuni e importante per altri e per altri ancora un sentimento perché è il paese natio…Ma una cosa è certa, non smetterò mai di tornare a rivederti in estate.

Addio.

Fotocopie dell’originale del 1992. Ringrazio molto mia madre che ha portato alla luce il ricordo e mio padre per avermi fornito il blocco aziendale su cui scrivere (e che ho preso al contrario). 😀

 

Invece ho purtroppo smesso, ma capita ogni tanto di tornare al “paisiello”.

Da piccola vivevo l’estate a Mottola, piccolo paese della Murgia tarantina, come l’unico momento di libertà! Qui i bambini possono uscire da soli e giocare in tranquillità senza i pericoli di cui stare attenti in città.

 

Mottola, Rotonda

Mottola, vista dalla rotonda.

È difficile indicare un posto preciso dove degustare qualcosa perché è talmente tutto così genuino che lo definirei “vero”!

Se proprio proprio me lo chiedete però, ecco alcune “dritte”:

Colazione: “Bar delle Poste” o “Cafenzo” (Spin-off del Bar delle Poste)

Pranzo: “La taverna del Piffero”: antipasti, primi, pesce e carne.

Voglia di gelato? Molto bene: La Cremeria” di certo vi piacerà!

Serata pizza? “La Tavernetta” (Piazza XX Settembre).

Maaaa, panzerotti? Certo! Preparatevi a fare un po’ di coda ma ne varrà la pena per gustarvi un buon panzerotto alla “Rotonda” con vista golfo di Taranto; Mottola ha infatti un soprannome azzeccatissimo: la Spiona, perché è l’unica solitaria collina prima del confine con la Basilicata.

 

Mottola, Mirabili Grotte di Dio.

Mottola, Mirabili Grotte di Dio.

Per altro Mottola è un ottimo pied-à-terre per visitare Metaponto e il suo bellissimo Tempio, e Matera, capitale europea della cultura 2019. In loco però non perdetevi le Mirabili Grotte di Dio.

Se la sera volete riflettere sul da farsi il giorno dopo concludendo la serata in modalità “Lounge” spostatevi all’ “Isi Bar” o al “Blues” per un post cena.

 

 

Vi lascio un link per farvi un’idea di quanto ci sia da vedere: https://www.visitmottola.com/cosa-visitare, ma chiaramente potete sempre chiedere!

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