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Dopo aver letto il mio articolo su Hong Kong bramate dalla voglia di farci un salto ma avete dubbi e/o pregiudizi riguardo a come potervi nutrire senza stare male? Siete già approdati nel Porto Profumato (traduzione del nome Hong Kong) ma non sapete dove mangiare? Bene, avete cliccato sul link giusto 😉

Voglio innanzitutto tranquillizzarvi, è quasi come essere in una qualsiasi altra grande città del “nostro lato del mondo”: ci sono ristoranti di tutti i tipi e quindi, se non volete arrischiarvi andando sul tipico, che comunque consiglio, troverete senz’altro un “porto sicuro” in qualche ristorante che offre una cucina a voi confacente, anche italiana; dopotutto…siamo ovunque pure noi! La brutta notizia è che, ad esempio una semplice pizza margherita costa sulle 20 €.

Sono partita, lo dico onestamente, con seri dubbi e forti pregiudizi riguardo al cibo ma devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa al non aver avuto alcun tipo di problema. Ammetto di essere avvantaggiata dal fatto di non essere una gran “pastaiola” e non mi definirei una “carboidrato woman” in generale, per cui aver trovato piatti a base di pesce, riso e maiale mi ha, anzi, “rallegrato”.

Il primo locale che mi sento di consigliarvi è Szechuan Peking Cuisine: cibo di buona qualità ottimo lo Spicy Chicken (non ricordo il nome in lingua locale), lo consiglio. Qui ho trovato gli Xiaolongbao che mi sono piaciuti di più a Hong Kong perché non solo hanno buon ripieno e buon brodo, ma sono anche di dimensioni ottimali con la giusta proporzione tra “pasta” e farcitura. Attenzione! Maneggiare con cura gli Xiaolongbao! Non sono ravioli IN brodo ma ravioli COL brodo! Differenza sostanziale! Devo ringraziare la mia amica Alessandra che, con la sua esperienza, mi ha salvato da un’ustione letale impedendomi di farne un sol boccone e insegnandomi a mangiarli nella maniera corretta e safety.

 

Xiaolongbao: ravioli al vapore con ripieno di carne e/o gambero/granchio con relativo brodo

Istruzioni per l’uso: prendeteli con bacchette dal “cestino”, riponeteli sul “cucchiaio” di ceramica, create un buco nella pasta mordendoli e bevete pian piano il brodo contenuto all’interno finché la temperatura non sarà scesa a livello ottimale, a questo punto gustatevi finalmente tutto l’insieme.

 

 

 

 

Sponge Cake

L’altro locale che consiglio è Ding Dim 1968: meno elegante e più da pranzo veloce. Aperto dal 1968, può sembrare piccolo e insignificante ma tenete conto che ha anche un altro piano. L’esperienza del gestore si vede nel servizio: è attento, veloce, disponibile e simpatico, nel senso cinese del termine; lo definirei “brillante”. Gli Xiaolongbao hanno qui dimensioni da record: la porzione è da 3, sono più che sufficienti anche se entrate affamati! Non potete perdere il dessert: la Sponge Cake! Non fatevi ingannare dal nome poco invitante! In generale non impazzisco per i dolci ma quelli che amo hanno una percentuale di burro che definirei “illegale”, questa torta è cotta al vapore (ovviamente!) ed è fatta di zucchero di canna e… basta! Il sapore è buonissimo, la consistenza è quella della più soffice torta Margherita delle nostre; come dicevo non ha burro ma pare l’abbia! In pratica potete ordinarvene una tutta per voi senza sentirvi in colpa 😜! Perfetto, no? Purtroppo qui in Italia non sono riuscita a trovarla, per ora. Lascio una foto segnaletica qui accanto, stile “chi l’ha visto”, e se qualcuno la scova a Milano per favore che mi avvisi, grazie mille 😄! Ho pranzato qui più volte perché il posto merita davvero e tutto quello che ho provato (vi assicuro parecchie cose) mi ha soddisfatto moltissimo!

 

Moon Cake

Parlando di dolci e torte, se capitate a Hong Kong nel periodo della Festa di metà Autunno, potreste portarvi a casa come souvenir la Moon Cake: diverse paste e ripieni, ma tutte un po’ stucchevoli, ad ogni modo la dolcezza può variare a seconda del tipo.

 

 

 

 

Ultimo consiglio, in qualsiasi posto andiate, assaggiate la leggerissima birra cinese Tsingtao, la lager cinese da 4,7% vol.

 

Da Ding Dim 1968 intenta a gustarmi una Tsingtao ristoratrice

 

In conclusione posso dire che qui il cibo tradizionale è presente ma per lo più è contaminato dall’influsso straniero probabilmente per andare maggiormente incontro al gusto di una popolazione così tanto eterogenea mentre in Cina Continentale, ad esempio a Pechino, beh è tutta un’altra storia… che vi racconterò prossimamente nell’articolo su Pechino e la Mainland China.

 

A presto per la prossima tappa!

 

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