Top
chioggia_giorno
Quando il mare e la cultura si mescolano, creano posti nascosti e piccoli paesi ricchi di tradizione e storia: Sottomarina e Chioggia.

 

Eccomi qui davanti ad una tela bianca da dipingere… eh già scrivo, finalmente, di viaggi, un sogno nel cassetto e mai realizzato, grazie Engi perché è stata una bella scommessa!

Pensavo di scrivere di posti lontani ma, il Family Team Travel ha votato per il primo viaggio… “dai mamma non puoi non sapere qual è stato il tuo primo viaggio!!” 🤔

Dopo un iniziale disorientamento ho scoperto, o meglio ritrovato, un posto del cuore che ho dato per scontato ma vi assicuro che è meraviglioso.

“ Fasemo le bevarasse in cassopipa? “ questo diceva la mia nonna per farmi contenta; solo le nonne sanno cucinare con quel tocco di amore e tradizione che io proprio non posso imitare, ora ha 80 anni e mi dice “Ti se sempre in giro, quando viestu?”

Eh già… il mio primo viaggio della vita tra cultura e mare è stato nel paese di nascita di mia madre: Sottomarina di Chioggia.

 

Sottomarina

Tramonto © Valeria F

 

Siamo vicino a Venezia, da qui si può prendere un traghetto che ti porta direttamente alla Serenissima con un tour della laguna con i suoi paesaggi e la sua tranquillità.

Principalmente è una località di mare ma non fatevi ingannare dalle apparenze!

Sottomarina o “Marina”, come la chiamano qui, ha una spiaggia ampia, un litorale molto bello, un posto dove ai bambini non manca la sabbia per fare castelli… sì, sabbia perché qui ce n’è veramente tanta, una passeggiata sulla battigia può durare ore e portarti fino alla foce del Brenta e mentre cammini trovi ancora conchiglie di tutti i tipi.

 

Laguna

In laguna, dove sono attraccate le barche, la sera c’è una pace quasi solitaria che ti accoglie e ti accompagna nei tuoi pensieri con un tramonto mozzafiato che ti fa sentire una pace interiore fuori da ogni tempo e spazio; poi la mattina si trasforma, la calma è solo un lontano ricordo, l’introspezione è finita e lascia spazio solo alle barche, alle reti, alle briccole e ai pescatori che in dialetto marinante o ciosotto danno vita a racconti e ad esperienze di pesca.

 

San Felice

Skyline Chioggia © Valeria F

 

Non ci si può dimenticare della “parte vecchia” di Sottomarina: San Felice, un nome, una sicurezza.

I murazzi di San Felice, veri e proprie mura in pietra, distano dal mare quasi un chilometro e sono costruiti alla fine del 1700 dalla Repubblica di Venezia per difendere le abitazioni dal mare… eh già il mare arrivava fino quasi alle case.

Seguendo i “murassi” si arriva fino al forte di San Felice, il più antico della Laguna di Venezia, la zona è molto bella dal punto di vista naturalistico e arrivando alla darsena quando c’è la bassa marea si possono vedere granchi e paguri passeggiare sulla sabbia, un vero luogo di pace, dove l’udito e la vista sono appagati dal rumore del mare e dallo skyline di Chioggia che toglie il fiato.

 

 

Diga

Bilancioni in diga © Valeria F

 Un’altra tappa che consiglio è la diga, completata nel 1935 è la “piazza” del paese, qui si viene a fare una passeggiata o una corsetta (ecco per noi meglio la passeggiata 😁), al tramonto o all’alba vedere i colori della luce solare far festa e dipingere una vera e propria opera d’arte può farti pensare di vivere fuori dal mondo e se volete completare qui la giornata potete fermarvi a mangiare in un Bilancione, un luogo caratteristico e rustico, un capanno da pesca con una rete di molti metri quadri.

Ristoranti di pesce ce ne sono tantissimi ma non potete essere stati qui se non assaggiate anche solo una fetta di pizza al trancio, ci sono un sacco di pizzerie al taglio ma i miei posti preferiti sono:

LEO” la pizza più famosa

DA TOCIA” pizza croccante magari accompagnata da uno spritz

 

 

 

Chioggia

Corso del Popolo © Valeria F

Basta passare un ponte a piedi, in macchina o in bicicletta che si arriva a Chioggia, chiamata anche “la piccola Venezia” perché con i suoi canali, case e ponti assomiglia molto alla più famosa città turistica di tutti i tempi.

Se non soffrite di mal di mare potete anche prendere il Bragozzo Ulisse che vi porta qui raccontandovi anche la storia e facendoti sentire alcune canzoni tipiche, il Family Team Travel l’ha fatto di sera e ci siamo divertiti un mondo, alla fine l’abbiamo ripreso anche per il ritorno cantando anche noi “el Bragosso Ulisse …”

 

Se privilegiate il passaggio via terra ferma sul ponte potete trovare 2 statue dedicate alle principali attività economiche che hanno fatto crescere nel tempo la città: la pesca e l’agricoltura

La prima cosa che si nota entrando in paese è la tipica barca di Chioggia, il “bragozzo”, all’epoca era una imbarcazione meno costosa con vele dipinte a mano e lo scafo abbellito con varie decorazioni ma ora è un vero proprio gioiello appoggiato sull’acqua, che ricorda le vecchie repubbliche marinare.

 

Da Porta Santa Maria

Refugium Peccatorum © Valeria F

 

Partendo da Porta Santa Maria, l’accesso alla città, si trova subito a sinistra la statua Refugium Peccatorum, dove insieme ad altre sculture si vede la Madonna con il bambino sormontata da una cupola dorata, la storia racconta che qui i condannati a morte dicessero l’ultima preghiera, subito accanto troviamo la Cattedrale di Santa Maria Assunta, luogo di culto della città con il campanile del Duomo e la chiesa di San Martino.

Proseguendo su Corso del Popolo a destra c’è il municipio, qui subito il ricordo della mia infanzia arriva come un lampo…. le creme fritte… mamma mia che buone!! Se vieni qui d’inverno non puoi fare a meno di passare a prendere al chiosco una crema fritta e una cioccolata calda, noi molte volte ci facevamo fare un vassoietto e le portavamo a casa e insieme alla nonna, zii e cugini ce le mangiavamo tutte 😋

 

 

Pescheria

Se arrivi fino a qui una tappa obbligatoria è il luogo più famoso e tradizionale di Chioggia, la pescheria con il suo mercato del pesce. L’acquirente viene accolto da un bellissimo portale scolpito, il “Portale a Prisca” e all’interno si può trovare tutto il pesce fresco pescato nella notte, prima arrivi più scelta avrai di pesce fresco, mi raccomando!

Non puoi fermarti perché “Ciosa”, com’è chiamata qui, regala tanti scorci ma anche tanta cultura e per questo motivo non può mancare una visita alla torre di Sant’Andrea, con un campanile di 30 metri ospita un museo dedicato all’orologio e al suo interno, dal 1389 c’è uno degli orologi più antichi del mondo e ancora funzionante.

 

Ponte di Vigo

Ponte di Vigo © Valeria F

Arrivati alla fine di corso del Popolo c’è un ponte che si presta ad uno scatto fotografico, anzi più di uno… Il Ponte di Vigo è il balcone della città con ai 4 angoli della scalinati ci sono le sculture dei leoni, immancabili in un luogo in passato dominato dalla Repubblica della Serenissima.

.Qui sorge anche una colonna al cui apice c’è un leone marciano che è chiamato “el gato de ciosa” perché è più piccolo rispetto a qualsiasi leone di Venezia, la spiegazione di questo nome ha diverse versioni ma vi scrivo quella più conosciuta; si dice che all’epoca i chioggiotti, quando commissionarono la costruzione del leone, non volevano spendere molto e si affidarono ad uno scultore che alla consegna della statua non aveva soddisfatto le attese, chiesero un miglioramento della scultura, scalpellando ancora e ancora il leone divenne, a causa della dimensione, più simile ad un gatto che ad un leone.

Continuando sotto i portici di Canal Vena si tocca la Ciosa più vera, quella fatta di panni stesi sui fili che collegano le case, le calli, i piccoli ponti, i pescatori al bar a bere un goto de vin, le arcate in pietra e le battute in ciosotto.

 

Spettacoli

Se vi capita di passare da qui in estate, oltre al Palio della Marciliana spesso fanno la rappresentazione di un’opera molto famosa di Carlo Goldoni, “le baruffe ciosotte”, non potete perderla, l’autore la scrisse proprio qui quando vi dimorò per qualche anno… è in dialetto e viene rappresentata all’aperto. Le luci serali, l’atmosfera e l’opera fanno vivere un momento di pura poesia.

 

Cibo e souvenir culinari

Vi lascio una dritta, il giovedì mattina tutto il corso è occupato dai banchetti del mercato settimanale, è veramente enorme fateci un giro… è sicuro che acquisterete qualcosa e se passate da una panetteria portate a casa un souvenir culinario: bosolà, pan biscotto croccante salato, pan conso (pane dolce che si può trovare anche ripieno di cioccolato) o torta ciosota.

Se decidete di assaggiare delle bontà tipiche e tradizionali provate ad assaggiare uno di questi piatti che sono tradizionali e originali della zona: sarde in saor (sardine con la cipolla), boboli de vida (lumachine con olio e prezzemolo), moleche frite (granchi in fase di muta fritti), sugoli (crema di uva) o bevarasse in cassopipa (vongole semplici con soffritto). 

Spero che i miei ricordi mescolati alla storia e alle specialità di questi luoghi vi possano aver ispirato e vi abbiano fatto venire anche solo la curiosità di visitarli. 

Ora non vi resta che prenotare qualche giorno o qualche settimana e non rimarrete delusi!

 

Canal Vena © Valeria F

 

Passo e chiudo dalla Family Team Travel!

Comments:

  • Geo

    5 Maggio 2021

    Mamma mia… Da come lo racconti sembra quasi di vederle tutte le cose che scrivi.
    Applausi per i bei ricordi.

    reply...
  • tiz

    6 Maggio 2021

    Non ci crederai ma mi hai fatto venire davvero voglia di andarci! E’ una zona che non conosco ma da come la descrivi sembra non solo viva ma anche verace. Grazie delle sensazioni! Chioggia sto arrivando!

    reply...

post a comment