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“Sono un disgraziato pieno di grilli per la testa, ma ogni volta che alzo lo sguardo e vedo i miei amici mi sento un dio. Sono un cazzo di rocker col cuore di panna, che volete farci?”

 

La festa del nulla © Feltrinelli.it

 

Chi di noi non ha passato quella età in cui tutto sembra possibile? In cui non ci sono preoccupazioni e tutto sembra facile? Dove vogliamo conoscere gli altri ma anche fare un viaggio per trovare se stessi?

 

Se volete ripercorrere quel periodo e ricordarlo con spensieratezza e un pizzico di malinconia degli anni passati non potete farvi scappare una lettura che ha l’effetto di un flashback: “La festa del nulla”, frutto di un lavoro creativo a quattro mani: Francesca VantaggiatoCristian Bugatti (in arte Bugo).

 

Non è facile ritrovare in un testo la semplicità e la ribellione, la monotonia e la vivacità, questo libro esalta la naturalità con il quale i protagonisti si animano per decisioni improvvise e poco ragionate, in un’età in cui non si è ancora consapevolmente con i piedi per terra.

 

Una canzone diceva “eravamo 4 amici al bar che volevano cambiare il mondo” e forse non è del tutto sbagliato se si pensa a dei giovani ragazzi prossimi alla maturità che vivono in un paese di provincia e che amano il rock, quel tavolo del “bar di Gino tra una birra e una pizzetta” a scrivere canzoni o quella “sala prove al Club degli Alpini” al momento possono diventare il fuoco di una nuova idea e la scintilla per una nuova partenza e avventura.

 

Quando la musica diventa il tuo scopo la mattina quando ti svegli e la notte quando ti addormenti diventi un po’ come Cris.

 

Cris vuole capire il suo posto nel mondo ma la provincia non lo aiuta a dissipare la nebbia che ha nella testa, perché il massimo a cui può ambire è la festa di paese e decide, così di partire per un viaggio che pensa gli potrà risolvere tutta la vita.

 

Cris con la sua band, I Provincia Bastarda, decidono di fare un percorso, un viaggio per trovare se stessi ma non solo, partono per la città dei sogni, delle nuove prospettive, la città multietnica che non dorme mai… vi lascio 2 minuti per indovinarla… ebbene sì è la city: LONDRA.

 

Adesso ditemi chi a 19/20 anni non ha sognato Londra, città di nuove tendenze, nuove mode e nuove opportunità ma anche di contrapposizioni: da una parte Buckingham Palace, la Torre di Londra, la monarchia e dall’altra Piccadilly Circus, Portobello Road, Camden Town.

Questo contrasto ha fatto nascere qui il rock e la musica che non possiamo toglierci dalla memoria, che insegniamo ai nostri figli a riconoscere e a cantare, che ci fa sentire liberi per quei 2 minuti che la ascoltiamo.

 

Non rimane che consigliarvi di leggerlo e …

                                                              “the Show must go on” (Queen)

 

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