Tre giorni tra Alagna Valsesia e Riva Valdobbia
Giugno è iniziato e con esso anche le prime giornate di sole estivo.
Da nemica del caldo il primo pensiero in questo periodo dell’anno è sempre stato “ho bisogno di refrigerio o di una residenza estiva“. Chiaramente la seconda opzione non è realizzabile, quindi per accontentarmi della prima a cavallo tra la fine di maggio e l’inizio di giugno ho organizzato la prima fuga in montagna della stagione. Direzione: Valsesia.
DOVE DORMIRE
Abbiamo alloggiato tre notti presso il B&B a conduzione familiare Tre Alberi Liberi nel borgo di Riva Valdobbia. Si tratta di una struttura storica, ristrutturata e adibita a bed & breakfast. Le camere mantengono tutte alcune particolarità dello stile locale walser: nel nostro caso le travi di legno a vista e un comodissimo letto ricavato da una mangiatoia del 1800.
Circondata da un bellissimo giardino con vista sulle montagne e su qualche gallina, la struttura offre una ricca e gustosissima colazione – consigliamo di provare le uova fresche –, la possibilità di prenotare delle mountain bike e una Spa molto rilassante composta da sauna, vasca finlandese e doccia emozionale.
La cortesia della proprietaria di casa non è mancata e ci ha dato degli ottimi suggerimenti per trascorrere la nostra piccola vacanza sulla base di ciò che avevamo in programma.
GIORNO 1 – Prima escursione
Dopo una ricca colazione, per il nostro primo giorno abbiamo optato per il percorso che ci ha portato nella splendida Val d’Otro.
Da Riva Valdobbia abbiamo raggiunto il comune di Alagna Valsesia e lasciato l’auto ai piedi del percorso in Via per Indeccu, da qui abbiamo percorso una breve salita su strada asfaltata che ci ha portato al punto di partenza del sentiero n. 203 in direzione Rifugio Zar Senni.
Si tratta di un percorso in salita, ma adatto anche ai non esperti, purché volenterosi: si parte da un’altitudine di 1190 mt per raggiungere il rifugio a 1664 mt.
Il sentiero è composto per gran parte da una serie di gradoni in pietra e tornanti totalmente immersi nel bosco. Rispetto alla prima parte, nella seconda metà del percorso la pendenza aumenta e per i più curiosi è indicata anche una deviazione per le Miniere di Manganese.
PRANZO
Dopo circa 1 h di camminata a passo spedito, davanti a noi si apre la meravigliosa Val d’Otro con le sue costruzioni Walser, una chiesetta affrescata e il tanto atteso Rifugio Zar Senni. Veniamo accolti dalla signora Elena che nonostante la nostra visita infrasettimanale improvvisata è stata così gentile da prepararci un abbondante piatto di pasta al pomodoro che, visto l’affaticamento dell’ora precedente, abbiamo spazzolato in pochi minuti.
Ci siamo goduti la pace e il paesaggio, evitare il fine settimana per questa passeggiata è stata la scelta migliore.
Una volta terminata la nostra pausa, nonostante un sole molto debole, decidiamo di tornare a valle facendo un percorso alternativo: dal rifugio seguiamo il cartello per Gender: un sentiero ad anello, pianeggiante e molto semplice, che attraversa un paio di torrenti e ci conduce a dei paesaggi fiabeschi. Proseguiamo poi verso la mulattiera fino a ricongiungerci con il pezzo finale del sentiero di andata che poi ci ha permesso di tornare alla base.
CENA
Incuriositi dalla presenza di Omar Bonecchi – che per 3 anni è stato lo Chef di Trussardi alla Scala – abbiamo trascorso la nostra prima cena al ristorante del Mirtillo Rosso, un hotel a tema natalizio 365 giorni l’anno.
Il menù presenta delle rivisitazioni in chiave creativa dei piatti tradizionali – in aggiunta a qualche piatto con delle note più spinte – che più si adatta al pubblico dell’hotel che lo ospita. Nota di merito per i dessert che ci hanno conquistato e deliziato.
Approfittando del periodo pre-apertura della stagione estiva, abbiamo avuto il piacere di conoscere e fare due chiacchiere con lo Chef e il personale di sala.
GIORNO 2 – Giro in mountain bike
Replichiamo la ricca colazione anche la mattina successiva e per questa giornata decidiamo di prenotare le mountain bike disponibili per gli ospiti del B&B.
Partiti da Riva Valdobbia abbiamo raggiunto la frazione Balma come punto di partenza e preso la ciclabile che attraversa la Valle. Se siete abituati alla città non fatevi ingannare: questa ciclabile è totalmente in mezzo al bosco, a tratti con fondo irregolare, composta da sali e scendi, ma tutto sommato molto divertente e piacevole da percorrere 😄
Circa 14 km dopo siamo usciti dalla ciclabile, abbiamo attraversato il piccolo borgo di Rusa e ci siamo ritrovati a Campertogno, affacciati sul fiume Sesia.
PRANZO
Per pranzo ci siamo fermati all’Osteria del Teatro, dove il menù casereccio offre sia piatti locali, come il brasato, che piatti del giorno, come nel nostro caso gamberi freschi alla piastra. Abbiamo apprezzato molto i sapori semplici, il servizio molto cortese e i prezzi onestissimi.
Terminato il nostro momento di relax, per rientrare alla base abbiamo optato per la Strada Provinciale. Non fatevi ingannare dalle sensazioni percepite percorrendo la stressa strada in auto: anche delle modeste pendenze, in bicicletta, se non si è allenati possono rivelarsi tra le esperienze più faticose della vita – soprattutto se appesantiti dal pranzo, sotto al sole del primo pomeriggio e per 11 km 😅
Siate più furbi di noi: noleggiate delle bici con la pedalata assistita!
SPA E APERITIVO
Per fortuna alla fine di questo “calvario” ci siamo goduti un’ora di meritato riposo nella Spa del nostro B&B; questo ci ha permesso di recuperare qualche energia da dedicare all’aperitivo Da Mario, il bar del paese con una vasta selezione di alcolici – più di 80 gin prestigiosi – e grande generosità nel versarli.
CENA
Per la cena abbiamo prenotato presso il ristorante Montagna di Luce. Circondati dalle montagne e con il Monte Rosa sullo sfondo, abbiamo ordinato delle tagliatelle ai mirtilli con ragù bianco di cervo e i loro bacetti di pasta choux con fonduta di toma d’alpeggio; poi, per non lesinare abbiamo deciso di provare la tipica polenta accompagnata con cervo al vino rosso; ed infine abbiamo concluso con un bonet piemontese e una crostata con mou salato con ganache al cioccolato.
GIORNO 3 – Seconda escursione
Per il terzo e ultimo giorno abbiamo abbandonato le bici e siamo tornati a camminare, che ci piace tanto.
Abbiamo raggiunto nuovamente Alagna Valsesia e lasciato l’auto al parcheggio del Wold, ai piedi del percorso n. 206 in direzione Rifugio Pastore.
Ci sono due alternative per raggiungere il rifugio:
- percorrere per 1,5 km la strada asfalta, che ha inizio subito dopo la Cappella di S. Antonio, e poi deviare per il bosco che prevede una salita con gradoni in pietra di circa 45 minuti – anche in questo caso la buona volontà è necessaria;
- percorrere per 3,5 km la strada asfaltata, i più pigri possono per questo tratto anche optare per la navetta, e poi prendere una lunga scalinata di circa 15 minuti.
In entrambe le passeggiate si può godere del paesaggio sul parco naturale e della vista sulle caldaie del Sesia.
PRANZO
Una volta raggiunta la meta è possibile continuare la passeggiata con un sentiero di media difficoltà che porta a 2247 mt al Rifugio Barba Ferrero, fino a raggiungere poi il ghiacciaio.
Noi ci siamo fermati a 1575 mt al Rifugio Pastore dove il menù prevedeva piatti della tradizione ad alto contenuto energetico – o calorico 😎
In particolare abbiamo apprezzato molto il tagliere di salumi locali e una polenta a base di ragù, burro e toma d’Alpeggio – ovviamente non per me!
Nonostante il clima non fosse particolarmente favorevole – mi sono beccata un bel raffreddore – il pranzo ci ha riscaldato e permesso di ricaricare le pile.
Rientrati a valle sapevamo che la nostra breve vacanza sarebbe terminata; siamo rimasti pienamente soddisfatti dei meravigliosi paesaggi incontrati, di aver respirato un po’ d’aria fresca e di questi tre giorni all’insegna dello sport.
Suggeriamo a pieni voti! 🔝