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Chi non sale sulla Grande Muraglia non è un vero eroe.

(Mao Zedong)

Questa frase significa che chi non è in grado di superare le difficoltà non può considerarsi un vero uomo e che per raggiungere i propri obiettivi bisogna attraversare numerose difficoltà, ma anche, che per affrontare la prova ci vuole un po’ di resistenza fisica perchè il percorso è bello lungo:

 

Grande Muraglia. © Valeria DG

 

Grande Muraglia con vista sulla scritta “Lealtà al Presidente Mao”. visibile dal percorso Mutianyu. © Valeria DG

 

Già durante il periodo dei Regni Combattenti (453 a.C. – 221 a.C.) al popolo cinese era familiare la costruzione di grandi mura per difendere i propri confini. Tra i Regni Han, Wei, Zhao, Qi, Qin, Yan e Chu, a imporsi fu Qin e il primo imperatore di questa dinastia, Qin Shi Huang, che volendo unificare l’impero e imporre un dominio centralizzato, fece abbattere le mura che precedentemente dividevano gli Stati e ordinò la costruzione di nuove grandi mura per collegare le fortificazioni lungo il versante nord dell’impero e difenderlo dai popoli del nord, i Mongoli.

La Grande Muraglia in cinese è più comunemente nota come “muro lungo senza fine” (changcheng), letteralmente muro lungo 10000 (ricordate il significato del numero 10000 in Cina? Ne ho parlato nel mio articolo su Hong Kong e il Tempio dei 10000 Buddha). Ma le dinastie successiva alla Qin hanno evitato di utilizzare il nome changcheng per indicare le grandi mura perché questo nome era troppo legato alla tirannia Qin; per questo in molti documenti storici compaiono termini come “Frontiera”, “Bastione”, “Barriera”“muro di confine” e anche termini più poetici come “Drago della Terra” (il che fa molto Draon Ball).

Una delle sette meraviglie del mondo moderno, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1987, la Grande Muraglia è un’opera imponente, circa 8000 km di lunghezza, e una volta messo piede sul percorso si resta senza parole: assorti nell’immaginare la sua costruzione, la sua amministrazione, le battaglie avvenute al suo cospetto ma anche nell’ammirare il panorama meraviglioso, verde e immenso tanto che anche la stessa Muraglia sembra piccola.

 

Grande Muraglia, vista panoramica. © Valeria DG

 

Esistono diversi tour e 26 sezioni percorribili, sceglieteli in base alla vostra preparazione fisica, tempo a disposizione e punto di partenza. Noi abbiamo scelto Mutianyu (tradotto valle da cui si ammirano i campi): il tratto di muraglia è completamente restaurato e non troppo preso da assalto dai turisti. Abbiamo prenotato il tour tramite un amico cinese di Alessandra, vi lascio il link perché il logo fa riderissimo, ma impossibile prenotare in autonomia perché a nulla valgono le traduzioni automatiche del browser e… meglio non rischiare: Fliggy. Online sicuramente potrete trovare tour operator internazionali, almeno per farvi un’idea dei percorsi, cliccate qui.

Al momento del tour ero cosciente di non avere una gran preparazione fisica ma sono comunque partita determinata e super-concentrata:

 

Scatto rubato durante l’impresa. © Valeria DG

 

ma la fatica si è fatta presto sentire…

 

 

Segni di cedimento durante l’impresa. © Valeria DG

 

Per poi strisciare miseramente sui gradini (incredibilmente ripidi però!):

 

 

Allarmanti segni di cedimento durante l’impresa. © Valeria DG

 

A mia difesa aggiungo che il caldo e l’umidità stroncavano anche da fermi.

 

 

Ecco le Eroine che hanno superato la prova con successo! © Valeria DG

 

Siamo partite dal nostro hotel: Empark Prime Hotel, molto comodo sia per visitare la città che per partire all’avventura e diventare degli Eroi! Portate degli adattatori per caricare i vostri device, vi lascio un’immagine utile per le prese a muro:

 

Presa di corrente cinese. © Valeria DG

 

Potreste sempre chiedere aiuto in Reception e farvi dare un adattatore ma, come accadde per l’ordinazione in osteria (vedi articolo Il pranzo è servito a Pechino), anche qui potrebbe arrivarvi qualcosa di diverso:

 

Adattatore non adatto © Valeria DG

 

Evidentemente in Cina non è consuetudine regalare ai bambini il gioco in cui bisogna infilare le forme negli spazi giusti! A nulla è valso spiegare che l’adattatore “non era adatto” alla presa, ma d’altronde si trattava dello stesso entourage che, quando abbiamo chiesto in tre di cambiare la stessa quantità ciascuna di Hong Kong Dollars in Renminbi (non sto scherzando, la moneta cinese si chiama così!) ha fatto i conti tre volte… In questa parte del mondo bisogna però adattarsi e…avere pazienza! 😄

 

CONSIGLI UTILI PRE-PARTENZA

  • Per la visita alla Grande Muraglia vi consiglio scarpe e abbigliamento comodi, meglio se da trekking, non lesinate sull’acqua, vi servirà!
  • Crackerino, non per avere un’alternativa al pranzo in caso siate incappati in una delle “cucine da incubo di Pechino” ma per scongiurare il calo glicemico.
  • Il più importante di tutti: portate SEMPRE con voi il Passaporto e i documenti. La città, come detto, è molto sicura, difficilmente sarete derubati ma se dovessero controllarvi senza riuscire a identificarvi… non lo so e non lo voglio sapere ma un giro in “questura” in Cina cercherei di evitarlo.
  • Scaricate un’App VPN per poter comunicare con il resto del mondo e vi consenta di collegarvi più o meno liberamente anche solo per tradurre qualcosa. Ricordate che l’inglese o qualsiasi altra lingua che non sia il cinese non vi servirà e che anche i gesti sono diversi, addirittura i numeri espressi con le dita delle mani;
  • Come consigliato nell’articolo su Hong Kong e Pechino, prima di partire contattate la vostra banca e chiedete che rendano possibili gli acquisti con la carta di credito che porterete con voi (vale anche per molte prepagate) per il tempo in cui soggiornerete a Pechino. Se avete in programma di spostarvi anche a Macao o Hong Kong segnalatelo, in questo modo le transazioni saranno autorizzate per il periodo della vostra permanenza, ma qualsiasi altra transazione al di fuori di tale periodo o fuori dai territori da voi indicati saranno bloccati o vi arriverà il classico alert.

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