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“E non era più un lago ma un attonito specchio di me, una lacuna del cuore.”
(Vittorio Sereni)

 

È domenica e vogliamo fare un giretto di mezza giornata per vedere qualcosa di nuovo.

Questa volta l’ottima opzione è il lago, una bella passeggiata, un’invitante colazione e una gradevole escursione.

In un lampo mi torna in mente una vecchia cartolina che mi aveva spedito un’amica; era andata a fare un’escursione a Bellano ed eccomi a cercare questo posto che era rimasto stampato nel fondo della memoria.

Dopo un’attenta ricerca scopro che a Bellano c’è un ORRIDO, esattamente quello della cartolina!

Se mi fossi soffermata troppo sulla parola, forse non ci saremmo neanche messi in macchina ma, non fermandoci alle apparenze, iniziamo a guardare le immagini che ci propone il motore di ricerca e decidiamo di fare questa escursione, e meno male…!!

Ci svegliamo presto la mattina e partiamo in direzione Bellano con un caldo sahariano ma nulla ci può fermare 😉

Arriviamo a destinazione e con un po’ di fortuna riusciamo a trovare un parcheggio sul lungo lago (fate attenzione, i parcheggi sono a pagamento!).

Decidiamo di fare subito una ricca colazione in un bar molto carino, con tavoli all’aperto e accanto alle sponde, questo ci permette di ammirare il panorama e lasciare i nostri pensieri liberi di vagare in un silenzio assordante.

 

Sponde del lago © Valeria F

 

Le bambine scelgono dei piatti molto “leggeri”, considerando che ci aspetta una passeggiata: pancake e waffle alla nutella… Questo solo per farvi capire che non possiamo vivere senza la crema al cioccolato!

 

Pancake © Valeria F

 

Waffel © Valeria F

 

Dopo una passeggiata sul lungo lago a contemplare papere e fantasticare su un giro in barca prendiamo una via che ci porta nel centro del paese e troviamo subito indicazioni per l’Orrido.

 

Che cos’è l’Orrido di Bellano?

Una gola naturale creata dal fiume Pioverna le cui acque nel corso dei secoli hanno modellato gigantesche marmitte e suggestive spelonche. I tetri anfratti e il rimbombo delle acque tumultuose hanno inspirato moltissimi scrittori che hanno reso famoso questo pezzettino di natura profonda e nascosto all’interno di un piccolo paese sul lago di Como.

 

Panorama orrido © Valeria F

 

Una bella scalinata ci dirige verso l’entrata dove c’è un ingresso a pagamento (€5 intero, €3 bambini, se invece hanno meno di 5 anni l’ingresso è gratuito).

Attraversiamo un girello in entrata e sul lato destro ammiriamo, anche se in ristrutturazione, la Cà del diavol, una torretta con una facciata decorata che le dona un fascino misterioso.

 

Scala per l’orrido © Valeria F

 

Veniamo accolti da una passerella di cemento che, a primo impatto, non ci fa assolutamente pensare alla bellezza che si sarebbe palesata davanti agli occhi poco dopo… un luogo magico, pieno di anima in cui il sole sgomita per entrare tra le fessure delle rocce e il colore acceso dell’acqua ci prende la mano per accompagnarci fino alla cascata.

 

Passerella cemento © Valeria F

 

Passerelle di ferro e di pietra ci sostengono per tutto il tragitto in un percorso ad anello, ma il posto è veramente bello e ci fermiamo costantemente a guardare qualsiasi particolare che possa stamparsi come un timbro postale nelle nostre menti.

 

Cascata © Valeria F

 

Vorrei scrivere e raccontare dettagliatamente ogni colore e ogni sensazione ma non posso sciorinarle  perché ognuno di noi in un posto così bello è libero di provare sentimenti diversi e anche contrastanti.

Noi dopo un’altra breve passeggiata siamo tornati verso casa ma se preferite ci sono diversi cartelli per intraprendere una passeggiata, fare un’altra tappa sul lago o prendere la barca al punto dedicato alla navigazione.

Non vi resta che fare mezza giornata all’Orrido di Bellano.

 

Particolare orrido © Valeria F

 

Passo e chiudo dalla Family Team Travel!

 

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