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Per la nostra prima settimana di vacanza abbiamo scelto Creta, un’isola che fin dal primo giorno ci ha sorpreso positivamente: il mare, le persone, il panorama e il cibo… hanno superato di gran lunga le nostre aspettative!

L’economia di Creta è prevalentemente basata sul turismo, ma l’agricoltura svolge un ruolo importante. Infatti ai bordi delle strade è pieno di ulivi da cui estraggono il loro olio locale, mentre in prossimità delle costa si vedono numerose serre. Se invece girate ai piedi delle montagne o tra le colline dell’isola, incontrate sicuramente qualche gregge di capre 😄 

Dovete sapere che l’isola di Creta è la maggiore e più popolosa della Grecia, è la quinta per estensione tra quelle del mediterraneo dopo Sicilia, Sardegna, Cipro e Corsica; quindi se non volete passare la vacanza in macchina vi suggerisco di concentrarvi su una zona ben definita 🙂

Il nostro itinerario di una settimana si è diviso in questo modo:

  • due giorni nella città di La Canea, dove siamo atterrati;
  • cinque giorni nell’entroterra nella zona di Topolia, per essere comodi sia per le spiagge a nord sia per quelle a sud della costa ovest.

 

La vista dal Notus Hotel Chania Old Town © Angela L

 

L’esterno dell’Airbnb Studio Batilas a Kalathenes © Angela L

 

Un fattore da tenere in considerazione è sicuramente il vento, noi abbiamo utilizzato il sito Poseidon System per monitorarlo. Sulla base di questo abbiamo scelto di giorno in giorno quale spiaggia raggiungere; non sono un’esperta ma ci è stato spiegato che fino a circa 20 km/h il vento è sopportabile, oltre questo valore ci è capitato di avere qualche difficoltà a rimanere in spiaggia 😅 Se tra i lettori c’è qualche esperto, commentate l’articolo, ci farebbe piacere leggere il vostro punto di vista.

Un’altra informazione interessante è che il costo di un ombrellone e due sdraio è molto basso rispetto a quello a cui siamo abituati in Italia, qui lo pagherete in media 8 €. Attenzione però: non tardate ad arrivare!

 

Giorno 1

Per il primo giorno a La Canea abbiamo optato per Stavros beach. Facilmente raggiungibile in auto e circondata da un paio di taverne in cui pranzare. La spiaggia è all’interno di un piccolo golfo, quindi è molto riparata; l’acqua ha un colore di un verde brillante, ma questo lo leggerete diverse volte! Potete trovare sia un lido che spiaggia libera. 

 

Stavros beach © Angela L

 

Noi abbiamo pranzato a pochi passi dall’ombrellone da Almyriki, il servizio ci è sembrato molto “rilassato” ma i secondi di pesce erano curati e molto buoni.

 

Giorno 2 

Sempre partendo da La Canea abbiamo deciso di raggiungere Marathi beach. Si tratta di un’area ben servita: ha circa tre lidi e poca spiaggia libera, diverse taverne in cui pranzare e il parcheggio (coperto e non). È una spiaggia piccola e molto tranquilla, con un’acqua limpidissima e, rispetto alle altre, meno fredda. Inoltre, qui è possibile noleggiare piccole barche, tavole da sup e kayak. 

 

Marathi beach © Angela L

 

Abbiamo pranzato in spiaggia prendendo d’asporto da Loukoulos, alle spalle della spiaggia, dei calamari fritti e un’insalata di polpo, tutto davvero buono! 

 

Giorno 3

A partire dal terzo giorno il nostro punto di partenza era l’entroterra più a ovest, circa a una ventina di minuti da Kissamos.

Direzione Falasarna beach, una spiaggia enorme e raggiungibile in auto. Abbiamo incontrato una giornata molto ventosa e sfruttare la parte di spiaggia libera è stato impossibile, l’area è tutt’altro che riparata proprio perché è molto estesa; per fortuna abbiamo trovato un ombrellone libero in uno dei tanti lidi presenti. Nonostante l’alta marea, l’acqua è rimasta limpida ma molto fredda!

 

Falasarna beach © Angela L

 

In questo caso per il pranzo abbiamo optato per una semplice caesar salad preparata dal bar del lido, ma senza grandi soddisfazioni.

 

Giorno 4

Per il quarto giorno ci siamo lasciati ispirare dalla mappa, Afrata beach non era nel nostro itinerario ma credo valga la pena passarci almeno una mezza giornata. Si tratta di una piccola caletta, facilmente raggiungibile in auto, che mette a disposizione e gratuitamente ombrellone e sdraio, dove l’atmosfera è piacevole perché è poco frequentata. Questo è stato il nostro unico giorno di mare mosso, ma ci siamo comunque goduti qualche bagno, un po’ di lettura e tanta pace. Ah, per stare più comodi portatevi le scarpette per i sassi!

 

Afrata beach © Angela L

 

C’è una sola taverna che fa da mangiare sulla spiaggia, ed è stata un’opzione più che discreta per il nostro pranzo a base di gamberi.

 

Giorno 5

Questa giornata ci ha riservato la spiaggia più bella della vacanza: Kedrodasos beach. Rispetto alle precedenti si trova a sud, ci si arriva facilmente in auto e dal parcheggio la si raggiunge con una camminata di circa 15/20 minuti in un paesaggio piuttosto arido 😄 La spiaggia è molto spaziosa e, se siete interessati, l’ultimo pezzo infondo – in alcuni momenti non solo quello – è dedicato ai nudisti.

Vista la poca gente, l’assenza di vento e la natura incontaminata, ci siamo goduti a pieno la giornata. Portatevi il pranzo perché non c’è nulla intorno, ed è bello così! Se arrivate da nord posso suggerirvi di fermarvi nel piccolo Iris market in cui troverete dei kalitsounia agli spinaci – una sorta di panzerotti di pasta sfoglia fritta – davvero buoni!

 

Kedrodasos beach © Angela L

 

A Kedrodasos godetevi il bagno perché l’acqua è meravigliosa.

 

Giorno 6

Anche il sesto giorno abbiamo raggiunto il sud dell’isola per visitare la famosa Elafonissi beach. Si raggiunge in auto e sono presenti un paio di lidi, molto spesso pieni già di prima mattina. Il mio consiglio è di non fermarvi nella prima parte della spiaggia, ma di oltrepassare i lidi e di godervi la parte meno affollata dietro alla piccola collina di sabbia. Qui troverete alcune parti della citatissima sabbia rosa e un’acqua cristallina, tuttavia è una spiaggia mediamente affollata.

 

Elafonissi beach © Angela L

 

Anche in questo caso pranzo al sacco recuperato durante il percorso di andata all’Iris market.

 

Giorno 7

La nostra settimana si è conclusa in fatica. Per il settimo giorno ci siamo avventurati verso Balos beach, una delle lagune più fotografate di Creta. Per raggiungerla è necessario fare circa 30 minuti di macchina su strada sterrata e altri 30 minuti a piedi su scaloni di pietra: all’andata la strada è in discesa, al ritorno chiaramente in salita – sempre sotto al sole, quindi occhio all’orario!

Tra tutte questa è la spiaggia che mi è piaciuta meno: dall’alto il panorama è mozzafiato, ma una volta scesi la spiaggia era molto affollata, alcuni tratti in prossimità del lido erano coperti di alghe e c’erano una marea di barche a pochi metri dal bagnasciuga. Probabilmente non siamo stati fortunati, il vento di quella giornata non ha aiutato: per tenere su il nostro ombrellone abbiamo dovuto mettere in piedi un’opera ingegneristica 😄

Il mio consiglio? Vale assolutamente la pena vederla dall’alto o raggiungerla via mare, ma secondo il mio gusto personale e vista la scomodità mi fermerei a quello.

 

Balos beach © Angela L

 

Anche qui abbiamo optato per un altro pranzo al sacco: una bella insalata greca preparata con le verdure che le nostre vicine di casa ci hanno fatto trovare fuori dalla porta 😊 In alternativa, la spiaggia ha un paio di bar.

 

A parte le meravigliose spiagge, Creta ci ha colpiti per la cortesia e l’accoglienza della sua popolazione, e il suo paesaggio ci ha lasciato a bocca aperta: per alcuni tratti è selvaggia, per altri assomiglia molto alla nostra Italia meridionale.

Che ne dite, vi ho convinti?

Delle nostre super cene però ve ne parlo nel prossimo racconto, clicca qui! 😎

 

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