Top

 

PREMESSA

Cosa significa “crisi”? La parola assume diversi significati a seconda dell’ambito di utilizzo, ma volendo trovare tra tutti un “MCDpotremmo usare “destabilizzazione”; nel sentire collettivo si conferisce sempre a queste parole un’accezione negativa ed è per questo che preferisco utilizzare come sinonimo “cambiamento”.

 

CONTESTO

È proprio il cambiamento lo sfondo di questa serie (disponibile su Amazon Prime Video) o, per meglio dire, il passaggio dall’800 al ‘900, il passaggio dal Secolo Lungo al Secolo Breve (secondo le definizioni dello storico Eric Hobsbawn).

 

TRAMA

Introdotto brevemente lo sfondo, racconto altrettanto brevemente la trama che si svolge nella fittizia località di Downtown Abbey, residenza di campagna della Nobile famiglia protagonista della serie.

La famiglia Crawley, Conti di Grantham, è sconvolta dalla tragica notizia della morte del cugino Patrick – erede dell’attuale Conte, della tenuta e della dote della Contessa – a seguito del naufragio del Titanic. In linea di successione c’è il cugino di terzo grado Matthew, un avvocato di Manchester; cosa c’è di strano? Che seppur tutto questo accada nel 1912, siamo in realtà ancora nel pieno dell’800, nell’ultima tranche di questo secolo, dove ancora vivono le idee proprie di questo tempo a dispetto del calendario. Gli animi della famiglia sono infatti scossi dall’idea che “un lavoratore”, un borghese, possa ereditare gli averi della famiglia.

Oltre a sfondo e trama, un’altra parte importante sono i personaggi: tanti, tutti con luci e ombre e talmente ben strutturati da rendere quasi impossibile la loro divisione netta in “principali” e “secondari”, ma credo sia possibile dividerli in personaggi Chiave o per lo meno Simbolici.

 

PERSONAGGI

Per definirli in Categorie troviamo:

 

GLI OLD STYLE

  • Violet Crawly, Robert Crawly e Mary Crawley, rispettivamente, Contessa Madre, figlio (il Conte in carica), la figlia maggiore del Conte: sono i guardiani della tradizioni, coloro che più vengono tramortiti dal cambiamento e che più difficilmente si adattano ad esso;
  • Charles Carlson e Helsie Huges, Maggiordomo e Governante, i corrispettivi dei Nobili sopra menzionati ma “del piano di sotto”, più volte così chiamato il piano dove si svolgevano le attività dei servitori: la “sala macchine” della casa. Carlson e Huges sono abituati a servire con orgoglio i loro Signori e accusano molto anche loro il cambiamento dei tempi.

Il bello di questo parallelismo tra personaggi e tra piani, sociali e architettonici, è che non c’è conflitto ma armonia: il sentimento che li accomuna è lo smarrimento di fronte alla crisi della società e delle sue regole, di questo mondo dove padroni e servitori danno senso l’uno all’altro: la nobiltà ha il ruolo di mantenere lo status sociale in modo tale da aver la possibilità di poter dare lavoro alle persone, la servitù appunto, che lavorano per loro affinché questo “sistema” continui a funzionare e si mantenga stabile.

 

THE NEW GENERATION: GLI ANELLI DI COLLEGAMENTO

  • Matthew Crawley: il famoso cugino di terzo grado, erede della famiglia Crawley. borghese lavoratore, anche lui ancorato al suo modo di vivere. Non capisce il significato della nobiltà, la ritiene superflua e infatti rifiuta di essere servito dal Valletto a lui affidato (Joseph Molesley) perché la ritiene un’offesa alla sua indipendenza, e in fondo anche alla dignità del Sig. Molesley. Capisce il ruolo, lo scopo e l’utilità della loro classe sociale solo quando Il Conte gli spiega che il suo sottrarsi all’aiuto del Valletto, sottrae al valletto stesso il suo lavoro, il suo scopo e gli conferisce un senso di inutilità. Infatti, non appena chiede consiglio a Molesly riguardo a che gemelli indossare quel giorno, assistiamo a un ritorno di vitalità del Valletto.
  • Tom Branson: assunto come autista, un giovane Irlandese, interessato di storia e politica, di idee socialiste che si innamora, ed è corrisposto, della figlia minore del Conte, Sybil. Se già un parente borghese ha avuto difficoltà a venire accettato e integrarsi, possiamo ben immaginare gli ostacoli che un autista Irlandese ha dovuto affrontare per accettare ed essere accettato da una famiglia nobile Inglese. Tom e Sybil si sposano e hanno una figlia, che porta lo stesso nome della madre, morta purtroppo di parto. Tom è il simbolo per eccellenza del cambiamento trasversale.

Ciò che unisce Methew e Tom è l’essere il collegamento tra il vecchio e il nuovo, l’essere la parte fluida e adattabile che consente al cambiamento di poter aver luogo senza fratture: entrambi hanno dovuto accettare il “vecchio sistema” ed essere accettati dallo stesso, grazie a questo hanno potuto traghettare la famiglia Crawley e la tradizione che essa rappresenta nel ‘900.

 

THE OTHERS

  • Cora Crawlay e Martha Levinson, rispettivamente moglie di Robert Crawley, dunque Contessa di Grantham, e sua madre, una multimilionaria di Cincinnati. Americane e quindi lontane anni luce dalla rigida tradizione inglese.

Rappresentano “l’altro punto di vista”: vedono la crisi o il cambiamento semplicemente come qualcosa che avviene e non come la fine del mondo, come qualcosa che va affrontato nel migliore dei modi e se per farlo i vecchi schemi non funzionano più, semplicemente se ne creano di nuovi. Molto divertenti i battibecchi tra la Contessa Madre e la Multimilionaria, accumunate da un carattere forte, sarcasmo, cinismo e orgoglio per ciò che rispettivamente rappresentano.

 

I FIGHTERS

  • Thomas Barrow: Primo Cameriere, desideroso di fare carriera diventando Valletto di Sua Signoria (il Conte) al posto di Bates (di cui vi parlerò a breve), o lasciando la tenuta. Infatti cerca di accaparrarsi le simpatie di ogni ospite facoltoso per cercare la possibilità di lasciare Downtown e tentare la fortuna presso un’altra Casa. Durante la Guerra si arruola, ma sconvolto e stremato dal fronte, si fa ferire di proposito a una mano per essere congedato e tornare a Downtown dove, in seguito alla trasformazione della tenuta come ricovero dei feriti di guerra, assume temporaneamente il ruolo di “coordinatore” e dunque assume anche un ruolo superiore a quello del Sig. Carlson. Cerca di commerciare nel mercato nero durante la Grande Guerra ma viene truffato, torna così a fare il cameriere. Alla fine della storia… no, vedrete voi 😏 Posso solo dire che è, per me, uno dei personaggi con più luci e ombre.
  • Sarah O’Brien: cameriera personale della Contessa (Cora), un carattere… difficile. In guerra con tutti, tranne che con Barrow (a tratti anche con lui in seguito a un cambio di interessi in corsa). Anche lei ansiosa di dare slancio alla sua carriera e lasciare la tenuta, e alla fine… NO, dovete vederlo!
  • Edith Crowley: secondogenita dei Conti, a detta di tutti la meno bella, affermazione opinabile direi (dopotutto non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace). Innamorata dell’amore e desiderosa di trovare un posto in famiglia: Mary, la maggiore, è la preferita di tutti in quanto bella e attaccata ai valori tradizionali; Sybil, la sorella minore, era la piccola coccolata da tutti perché giovane, piena di vita, altruista e con voglia di cambiare il mondo. Edith rimane quindi in mezzo, con dalla sua “solo” un’arguta intelligenza; diventa infatti giornalista quando durante la guerra anche i nobili “si danno da fare”: Sybil si arruola come infermiera e Mary… niente! Se a questo aggiungiamo la sua fisionomia in pieno stile anni ’20, con delle imperfezioni che però danno carattere, a mio parere la rende tra le tre sorelle la più apprezzabile. Ricorda un po’ i quadri di Tamara de Lempicka ma, come detto, de gustibus

Questi tre personaggi hanno in comune lo scalpitare per cambiare la loro condizione. Barrow e O’Brien fondamentalmente detestano la loro condizione lavorativa e non vorrebbero “stare a servizio”. Infatti cercano di emergere e fare carriera: lottano per ottenere il meglio possibile, se non un cambio di vita, almeno il meglio da quello che la vita offre loro. Edith lotta per trovare una sua strada: non ha la “spinta rivoluzionaria” della sorella minore Sybil e non dispone della millantata bellezza della sorella Mary (la quale per altro non dimostra molta “inglesità” facendole notare in svariate occasioni quanto sia meno bella di lei… che eleganza la contessa!), dunque è difficile per lei trovare un buon partito anche se… ehh questo vi piacerà! 😉

 

GLI EVERGREEN

  • John Bates e Anna May Smith, Valletto del Conte e Prima Cameriera. Si incontrano e innamorano a Downtown quando Bates viene assunto come Valletto di Robert. Sono le classiche brave persone, che affrontano le avversità insieme. Sono persone che non hanno tempo, per fortuna esistono ed esisteranno sempre.

 

CONCLUSIONE

Consiglio questa serie per la sua completezza, per la sua bellezza a tutti i livelli: dialoghi, costumi, personaggi, attori, scenografia, valenza storica e sociologica, e perché emblema di una Crisi e di un Cambiamento affrontato con Eleganza.

Benvenuti a Downtown!

 

Comments:

  • franco dg

    23 Ottobre 2021

    La crisi e’ sempre tema attuale. Interessante.

    reply...
  • franco dg

    23 Ottobre 2021

    La crisi e’ sempre tema attuale. Interessante analisi.

    reply...
  • Valentina

    20 Febbraio 2022

    Descrizione molto interessante e arguta 👌🏻. In particolare la questione dei piani sociali e “architettonici” che convivono – pur con qualche comprensibile screzio – ma tutto sommato in armonia. E anche quella sorta di specularità tra i componenti della famiglia nobile e i corrispettivi del “piano di sotto”. Fa riflettere poi il discorso del cambiamento che non spaventa solo i più privilegiati – come ci si aspetterebbe – ma ancor di più le classi “inferiori”. La serie l’ho vista tutta d’un fiato (6 stagioni + 1 film) e attendo con ansia l’uscita del secondo film 😍

    reply...

post a comment