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“Apprezzare la bellezza per la sua intelligenza e l’intelligenza per la sua bellezza”
(Giacomo Casanova)

 

È da un po’ che non si fa un viaggetto, così inizio a guardare il calendario in cerca di un weekend non troppo lontano e sapete che c’è?! Ci attacchiamo anche un lunedì. 3 giorni… Ma dove possiamo andare?

💡 Venezia!

Noi siamo abituati a calli, ponti e leoni di pietra (vedi il racconto su Sottomarina e Chioggia), ma le bambine non sono mai state nella città dell’acqua alta, di Casanova e di Goldoni, e così decidiamo di partire. 

Prima di raccontarvi questo viaggio vi suggerisco di visitare questa città in due momenti festivi dell’anno: il Carnevale e la Festa del Redentore.

La prima è una gioia per gli occhi: crinoline, corpetti e parrucche ne fanno da padrone; la seconda è una festa tradizionale per ricordare la fine dell’epidemia di peste che colpì Venezia nel 1575-1577 e che ad oggi si festeggia con grandi e spettacolari fuochi d’artificio.

 

GIORNO 1

È un sabato della prima settimana di ottobre e partiamo in direzione Venezia: appena vedo la laguna mi sento già a casa.

Prendiamo la decisione di parcheggiare in Piazzale Roma 😒, due consigli su questo: se decidete di parcheggiare qui, mettete in conto un budget molto importante e soprattutto prenotate (noi non abbiamo trovato posto e in più quando ho visto il costo giornaliero… 😭 stavo per piangere).

Siamo tornati indietro e siamo andati verso Mestre, fortunatamente lì ci sono parcheggi che hanno costi moderati, abbiamo preso un bus di linea e ci siamo ritrovati sempre in Piazzale Roma.

Le bambine hanno fame così ci sediamo all’aperto e ci prendiamo un panino prima di iniziare il nostro percorso alla ricerca dell’appartamento. Abbiamo fatto volentieri una bella passeggiata: ho fatto vedere alle bambine le gondole, i palazzi storici, l’acqua che sfiorava i gradini, i ponti, i canali, i palazzi storici, i campi e tanto ancora… Loro erano affascinate, non sapevano se guardare in alto o in basso e poi “mamma non ci sono le macchine! 🚗”.

 

Scorcio veneziano © Valeria F

 

Passiamo il ponte di Rialto, vedere dall’alto il Canal Grande è uno spettacolo!

Direzione Campo San Filippo e Giacomo, la nostra casetta è lì vicino, un posto veramente tattico: a due minuti da Piazza San Marco, molti bacari e tutti i maggiori monumenti vicini. Dopo aver vagato per quasi due ore, le bimbe sono un pochino stanche e per fortuna arriviamo alla stanza, ci sistemiamo e riprendiamo le forze, e poi ripartiamo super organizzate. Abbiamo deciso che il sabato sarebbe stata una giornata di scoperta senza una meta precisa e così è stato!

 

Vicino al Ponte di Rialto © Valeria F

 

Ci siamo buttati nelle diverse calle, abbiamo passato i ponti (come mi dissero una volta “non puoi fermarti ad ogni ponte e dire “che bello”! 😂) e senza una meta precisa siamo arrivati davanti al negozio che d’ora in poi sarà il mio negozio preferito. Un piccolo negozio dove trovare sigilli, ceralacca, penne, calamaio, inchiostro e carta da lettere… Ero già immersa in un altro secolo fatto di lettere e missive, non ho resistito e ho comprato qualcosina.

Facciamo un salto anche alla Libreria Acqua Alta, una libreria molto famosa e particolare dove soggiornano gatti e una Gondola, una vasca e una barca diventano scaffali in cui posizionare i libri. Sicuramente originale ma probabilmente con il tempo è diventata molto turistica, pensavo di godermi qualche minuto per guardare i libri ma è stato difficile vista la quantità di gente presente, praticamente una maratona con scatto fotografico.

 

Libreria Acqua Alta © Valeria F

 

Insomma siamo a Venezia e non vogliamo fermarci ad un Bacaro? Il bacaro è un’osteria veneziana dove si trovano vini e spuntini, la caratteristica principale è un bancone di vetro dove si possono vedere i prodotti in vendita. 

Noi ci siamo fermati al Bacaro Magna Bevi e Tasi (il nome è quasi un suggerimento) abbiamo preso Spritz e cicchetti mentre le bambine delle polpettine.

 

Magna Bevi e Tasi © Valeria F

 

Continuiamo una passeggiata serale e poi iniziamo a cercare un posto per la cena. Ci fermiamo vicino a campo San Lazzaro alla Trattoria da Roberto, abbiamo preso un branzino e polenta con calamaretti tutto annaffiato con un buon bianco e la cifra è stata moderata.

 

Cena © Valeria F

 

GIORNO 2

Oggi giornata dedicata alle isole! Il tempo sembra più clemente del giorno precedente, facciamo colazione e andiamo spediti all’attacco dei vaporetti. Facciamo un biglietto giornaliero, le tariffe variano in base a quanti vaporetti volete prendere nello stesso giorno; in alternativa ci sono anche tour organizzati delle isole, ma noi preferiamo “il fai da te”!

Per vedere quali battelli prendere e consultare gli orari ho scaricato l’APP chebateo, indica tutte le informazioni utili: una vera e propria guida.

Prima tappa Murano, la città del vetro! Abbiamo fatto una passeggiata e dato che ci tenevo molto a far vedere alle bambine come si lavora il vetro ci siamo fermati in una fornace che faceva dimostrazione di come viene trasformato il vetro in scultura… Le bambine sono state attente e quando siamo usciti erano felicissime! 😀

Abbiamo fatto una passeggiata per l’isola tra qualche scatto fotografico e qualche ponte. Ci siamo diretti al faro e preso il battello per Burano. 

Burano è l’isola del merletto e delle case colorate, sembra di essere in un quadro. Piena di bar, bacari e ristoranti: si può pranzare tranquillamente ovunque. Qui ci siamo lasciati trasportare dai colori e abbiamo passeggiato per l’isola trovando anche una signora che tesseva il merletto.

 

Burano © Valeria F

 

Siamo pronti per ripartire direzione Torcello!

Questa è un’isola meno battuta dal turismo, composta da una sola via che porta direttamente alla Basilica di Santa Maria Assunta, molto bella e con un mosaico stupendo, curiosando lì vicino ci sono dei filari di vite che ho trovato molto suggestivi. 

 

Cattedrale di Santa Maria Assunta © Valeria F

 

Accanto alla cattedrale si trova “Il trono di Attila” una seduta in pietra, difficile resistere ad uno scatto fotografico… Un giro per quest’isola lo consiglio, ci sono anche ottimi ristoranti per tutte le tasche!

Giunta l’ora di tornare sulla terra ferma facciamo un salto a vedere la Basilica di San Marco, che attualmente stanno restaurando, ma ogni volta per me è uno spettacolo! I mosaici risplendono di una luce propria che fa risaltare l’opera artistica e la fa diventare imponente… 😍 Mi raccomando prenotate la visita, se potete vi suggerisco di farlo online perché le file sono lunghissime. 

Siamo a Venezia, cosa non deve mancare? Giro in gondola!

 

Palazzo Ducale dalla gondola © Valeria F

 

Abbiamo preso il momento del tramonto. indescrivibile! Il cielo e il mare sono diventati un solo elemento. 

 

GIORNO 3

Abbiamo 2 grandi obiettivi: Palazzo Ducale e Scala Contarini Bovolo

Lasciamo la stanza e fortunatamente l’albergo ci tiene i bagagli mentre ci godiamo la città per l’ultima mezza giornata qui.

 

Scorcio Venezia © Valeria F

 

Arriviamo a Palazzo Ducale molto presto, fortunatamente siamo i primi e riusciamo ad entrare, ma suggerisco anche qui di prenotare online e con anticipo. Una visita stupenda: non riesco neanche a descrivere la bellezza del posto! Certo i Dogi non si sono fatti mancare niente, e per la prima volta siamo sopra il Ponte dei Sospiri!

 

Ponte dei Sospiri © Valeria F

 

Usciamo ammaliati ancora da tanta bellezza e ci dirigiamo verso Scala Contarini Bovolo, purtroppo non riusciamo ad entrare ma la prossima volta che torneremo sarà la nostra prima meta! 😉

È giunta l’ora di tornare verso la macchina, ma prima ci fermiamo a mangiare alla Vineria all’Amarone: buon cibo e buon vino, fanno anche degustazioni, super consigliato! 

Questi giorni sono stati magnifici, le bambine sono contente e spensierate e noi ci siamo riempiti gli occhi di bellezze eleganti e senza tempo! ❤️

 

Passo e chiudo dalla Family Team Travel!

 

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