“Pedi-bus Tour” di Madrid Capital: idea per un week-end
Mi sono innamorata della Spagna durante il mio primo viaggio alla Isole Canarie, Lanzarote per la precisione, nel 2012. Prima di allora ero già stata tanto alle Canarie (Tenerife con i miei genitori da ragazza), quanto nella Penisola Iberica; ma quel viaggio, in quel momento, ha suscitato in me una sensazione strana che definirei “un richiamo”.
Ogni anno tornavo e la sensazione si faceva sempre più forte. Per questo ho deciso di iniziare a studiare spagnolo (vi consiglio Babbel+, mi ha dato le basi per intraprendere la mia avventura) e iniziare a progettare una vita in questo meraviglioso Paese.
Grazie a un misto di fortuna, coraggio, spavalderia (per non dire faccia di palta!) e incoscienza ho ottenuto un lavoro a Madrid della durata di un anno. Ho pensato infatti che nonostante la sensazione e il richiamo delle Sirene “Valeriaaaa, devi vivere quiiii!” fossero fortissimi, andavano confermati; quante volte infatti capita di innamorarsi di un luogo in vacanza? Viverci è un’altra cosa e spesso è una smentita ma nel mio caso non è stato così: sensazione confermata.
Sebbene il mio sia un amore a distanza (per ora), il sentimento non affievolisce e non perdo occasione per tornare nella mia amata Spagna. Così è nata l’idea di questa Rubrica Spagnola che inizia proprio con questo articolo; dopotutto quando ci si innamora lo si vuole gridare al mondo, no?
Vi propongo un tour di Madrid adatto, secondo me a un weekend lungo: arrivo venerdì mattina presto e ritorno domenica sera.
ARRIVO A MADRID: PRIMI PASSI
Siete arrivati all’aeroporto Madrid-Barajas, ¡Bienvenidos 😃! A seconda di dove scegliete di alloggiare potete scegliere:
- Prendere il Bus 24h, appena fuori dal terminal al costo di 5 €, le fermate urbane sono: O’Donnell (Linea 6, la cosiddetta Circular, ovvero la linea che nel suo tragitto, per l’appunto circolare, incrocia tutte le linee della Metropolitana madrileña, geniale!); Cibeles (vicino alla fermata Banco de España, linea 2); Stazione di Atocha – Renfe (qui ferma solo di giorno, dalle 23:30 alle 6:00, il capolinea è Cibeles);
- Prendere la Metropolitana (Linea 8, l’unica presente in aeroporto). Le fermate sono due: una comune ai terminal T1 – T2 e T3, dove normalmente arrivano i voli Ryanair e Easyjet; l’altra al terminal T4, dove normalmente arrivano i voli Iberia).
Per viaggiare con i mezzi pubblici è necessario e obbligatorio comprare la carta ricaricabile (al costo di 2 €) e la si acquista direttamente alla macchinette automatiche, sarà già provvista di un viaggio (non esistono i biglietti cartacei). Potete usare una carta per più persone, ad esempio se siete in due e viaggerete sempre insieme potete acquistare solo una tessera e ricaricarla dei biglietti necessari per ciascuno; questo significa chiaramente che se accedete alla Metro non potrete divedervi una volta passati i tornelli. Detto ciò, partendo dall’aeroporto dovrete pagare il supplemento aereoportuale (4,50 €); fatevi aiutare dai dipendenti del trasporto pubblico che sono davvero gentilissimi e, soprattutto, ci sono davvero alle stazioni della Metro.
Aggiungo qualche “dritta”: sia in abbinamento al primo viaggio dall’aeroporto che in generale, per un fine settimana a Madrid vi consiglio di prendere il carnet da 10 biglietti per la tariffa urbana perché il biglietto non ha un costo fisso, dipende dalla destinazione e può arrivare fino a 2 €. Il carnet di 10 viaggi costa invece 12,20 €, fate dunque i conti dei viaggi che farete sui mezzi, moltiplicateli per le persone e vedrete che vi conviene andare di 10 in 10. Non male per 15 linee Metro in una città 4 volte Milano, vero?
E ora pronti a scarpinare? VIA!
“PEDI-BUS TOUR”: GIORNO 1
Come in tutte le grandi città di interesse storico anche a Madrid esiste il bus turistico per poter scendere e salire in e da qualsiasi fermata. Il costo del biglietto è di circa 23 €, con riduzioni per bambini e over 65, ma vi consiglio di informarvi sul sito City Tour per avere le tariffe aggiornate. Nel caso di Madrid vi consiglio però di farvi voi un percorso utilizzando la Metro anziché il bus che è piuttosto lento a causa del traffico del centro, e i punti di interesse sono serviti comunque da mezzi pubblici, quindi risparmierete tempo (ve lo consiglio invece per Toledo, città della quale vi parlerò nel prossimo articolo).
Iniziamo il tour della Capitale da Puerta del Sol. Ha perfettamente senso, qui c’è il kilometro 0:
In questa piazza potrete trovare la famosa statua dell’Oso e del Madroño, è il simbolo di Madrid: l’Orso era diffusissimo tra i boschi che circondavano la città e il corbezzolo (il Madroño) era la pianta a cui gli allora madrileñi ricorsero per curare le febbri del ‘500.
Vedete alle spalle dell’Orso il palazzo con l’orologio? È il Palazzo delle Poste (la Real Casa de Correos) davanti la quale si trova il famoso kilometro 0 sopra descritto, e sulla parete del quale troverete affissa l’indicazione dell’altitudine media della città: 650,7 m, la cosiddetta bassa montagna.
Dopo le foto di rito, dove andiamo? Io vi consiglio di girare di mattina per il centro e indugiare tra negozi e souvenir; quindi da Sol percorrere “a serpentina” le vie che si diramano a raggiera dalla piazza e cioè:
Finito lo shopping e tornati a Sol è tempo di dirigervi a Plaza Mayor, un altro dei simboli della città: È una piazza molto grande, rettangolare, con 9 archi di accesso, io di solito percorrevo la Calle de Postas per raggiungerla da Sol perché è una stradina pittoresca con negozi e bar dove si mangia bene a poco, e poi perché prima di sfociare in Plaza Mayor potevo ammirare la Posada del Peine, uno dei più antichi alberghi di Madrid.
Per raggiungere la prossima tappa percorrete Calle de Ciudad Don Rodrigo ed ecco qui il mercato coperto più bello: il Mercado de San Miguel; ottima sosta per un aperitivo o una più lunga pausa ristoratrice, dove potrete trovare e assaggiare i sapori di ogni angolo di Spagna.
Bene, ora che avete placato il languore, proseguiamo verso la Cattedrale dell’Almudena e Palazzo Reale.
Per me è il Palazzo Reale il simbolo “romantico” della Spagna perché, da Italiana, fa effetto pensare che esistano ancora Re, Regine e Monarchie. Non posso dire se politicamente sia un bene o un male in generale e per i cittadini spagnoli in particolare, ma avendo noi una storia repubblicana a dir poco particolare, vedo in quel palazzo un simbolo di unità e di identificazione nazionale. Normalmente la Famiglia Reale non risiede qui ma al Palacio de la Zarzuela (situato nella periferia Nord-Ovest della città); recentemente sono stata molto fortunata e ho assistito a un Cambio della Guardia, probabilmente perché era in corso una vista ufficiale.
Il vostro orologio dovrebbe ora segnare “metà pomeriggio – sera” (molto dipende da quanto avete bighellonato per i negozi 😉). Qualora fosse presto vi consiglio di costeggiare Palazzo Reale e arrivare ai Giardini di Sabbatini, un parco monumentale situato davanti alla facciata nord del Palazzo Reale dove a me piaceva molto passeggiare e rilassarmi. Poco più avanti troverete Plaza de España (fermate Metro Linee 2, 3 e 10) riconoscibile per l’altissimo palazzo bianco Barcelò Torre de Madrid e dove potrete trovare il Monumento a Cervantes. Scattate una foto veloce e affrettatevi se siete in “zona tramonto”: dovete assolutamente raggiungere il Tempio di Debod prima del calar del Sole!
Da qui, in attesa del tramonto, potrete ammirare il Palazzo Reale e la Cattedrale dell’Almudena con la luce calda del tramonto e percepire dal Mirador de la Montaña l’altezza di Madrid, scoprendo tra voi e il sole il più grande parco pubblico della città: Casa de Campo, antica riserva di caccia della Famiglia Reale. Il tramonto qui è davvero romantico per cui, godetevelo!
Vi assicuro che piango mentre scrivo, mi manca tantissimo Madrid e rivivere in particolare questo “appuntamento con la città” ha un certo effetto. Spero dunque che se avrete l’opportunità di viverlo vi lasci le belle sensazioni che sto rivivendo io ora 😊
Bene, dopo un bel respiro possiamo ripartire con il nostro “Pedi-Bus Tour”! Tornate sui vostri passi e raggiungete Ópera (Linee 2 e 5) per poi percorrere Calle de Arenal, ultima via dello shopping turistico che vi consiglio di percorrere in questa zona. Data l’ora potreste concedervi una Chocolate con Churros presso la storica Chocolateria San Gines, ve lo meritate!
Alla fine di Calle Arenal siete di nuovo a Sol. Per oggi può bastare, tornate al vostro alloggio, riposatevi e preparatevi per il giorno 2.
“PEDI-BUS TOUR”: GIORNO 2
Oggi ce la prendiamo più con calma 😃
Prendete la Metro e raggiungete la Stazione di Atocha-Renfe (Linea 1) anche se non dovete prendere alcun treno (da qui partirete però per andare a Toledo, tutti i dettagli nel prossimo articolo); qui troverete:
- il Monumento alle Vittime dell’attentato del 11/03/2004 accessibile dal salone centrale della stazione, aperto dalle 11:00 alle 19:00;
- il Giardino Botanico della stazione: all’interno della stazione è stato creato un giardino botanico permanente, ricavato dallo spazio dei vecchi binari. In questa struttura crescono palme, piante acquatiche e piante esotiche. Qui vivono anche le ormai famose tartarughe della stazione di Atocha. Considerate soltanto luoghi di passaggio, le stazioni difficilmente sono pensati come luoghi di svago ma Atocha, con la sua temperatura costante intorno ai 24 gradi, fa eccezione ed è un rifugio ideale contro il caldo torrido nei mesi estivi o il freddo pungente nei mesi invernali. È in generale un luogo molto rilassante che vale la pena visitare.
Spero sia una bella giornata di sole (molto probabile data la scarsa media annuale di precipitazioni), per cui procediamo verso il Parque de el Retiro. Qui potrete passeggiare amenamente tra il verde e i monumenti presenti all’interno del Parco. Io consiglio vivamente un giro in barca al laghetto, per cui approfittate delle ore più calde e soleggiate e raggiungete l’imbarcadero!
Tornati di nuovo sulla terra ferma, uscite dal parco dalla porta settentrionale, vicino alla fermata Retiro (linea 2) e raggiungete una delle porte più simboliche della citta: la Puerta de Alcalà “que ahì està, ahì està viendo pasar el tiempo. Mirala! Mirala! Mirala! Mirala! La puerta de Alcalà“, impossibile per me non pensare a questo ritornello! Ebbene si, gli anni ’80 sono passati anche da Madrid! Vi lascio il link alla canzone di Ana Belén e Víctor Manuel – La Puerta de Alcalá (1986). Ascoltatela tutta, parte lenta ma poi… vai con gli Ottanta!
Ora sta a voi scegliere la prossima tappa.
- Siete appassionati di arte? Bene, è la zona di Madrid giusta per voi! Lasciate dietro di voi la Puerta de Alcalà e dirigetevi alla Fuente de Cibeles, forse siete scesi proprio qui dal bus 24h dall’aeroporto (la fermata più vicina a questo monumento è Banco de España, linea 2). Percorrete il Paseo del Prado e raggiungete il Museo Thyssen-Bornemisza. Sempre lungo il Paseo troverete il famoso Museo del Prado, vi lascio il link al sito del Museo ma vi interesserà sapere già che dalle 18:00 alle 20:00 (orario di chiusura) l’ingresso è gratuito; la coda è lunga quasi come tutto il Paseo anche se scorre abbastanza veloce. Valutate voi se investire tempo da sottrarre ad altre attrazioni o denaro da sottrarre a qualche souvenir, ma entrare prima e con calma. L’ultimo museo che vi consiglio lungo questo tragitto è Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia dove potrete apprezzare dal vivo il famoso quadro di Picasso Guernica.
- Vi piace il calcio e l’arte moderna? Allora camminate per circa 15 minuti e raggiungete la fermata della linea 10 Alonso Martinez, in direzione Tres Olivos e scendete a Santiago Bernabeu, se siete appassionati di calcio e fan dei Galácticos è infatti possibile effettuare il tour dello Stadio e del museo del Real Madrid. Sempre prendendo la linea 10 per Tres Olivos scendete in Plaza de Castilla, dopodiché spingetevi più a nord lungo il Paseo de la Castellana e raggiungete Quatro Torres, la business area di Madrid, ovvero il corrispettivo della nostrana Gae Aulenti (di cui vi ho parlato nel mio articolo sul quartiere Isola di Milano).
Bene, è tempo di lasciare la Madrid moderna e tornare alla Madrid Storica. Prendete la linea 10 e scendete ad Alonso Martinez (da dove siete partiti dopo la Puerta de Alcalà) e raggiungete a piedi Palacio Longoria: beh che dire.. liberty ne abbiamo? 😜
Qualche passo verso il centro e vi addentrerete in uno dei quartieri simbolo della movida Chueca (che oltre per la movida è conosciuto per essere il quartiere gay friendly della città) e qui potrete cenare ottimamente presso la Taberna la Bhua, dove mangerete la miglior tortilla della vostra vita; è consigliata e apprezzata dai madrileñi stessi, preparatevi infatti a un’attesa un po’ lunga perché si può solo aspettare e non prenotare. Se pensate che la tortilla sia solo una semplice “frittatona” vi sbagliate, sarebbe come dire che un piatto di pasta vale l’altro. Una tortilla basta per 4, se siete in due non preoccupatevi, è attivo il servizio doggie bag, per cui non fatevela scappare e suggerimento: prendete anche le Patatas Bravas (sono piccanti, ma non esageratamente). Dopo cena avrete solo l’imbarazzo della scelta su dove bere qualcosa in zona.
La Bhua è presente anche nel quartiere La Latina (linea 5) altro quartiere simbolo della movida Madrileña. Si trova molto vicino a Plaza Mayor e al Mercado de San Miguel.
Finiti i bagordi è tempo di tornare al vostro alloggio e riposarvi, per l’indomani, vostro ultimo giorno nella Capital, vi “concedo” un giornata libera. Io solitamente bighellono senza meta nel centro prima di dovermi mettere in marcia per l’aeroporto; ma ora che conoscete i punti che è imprescindibile visitare Madrid siete in grado di decidere quale tappa ripercorrere.
CONSIGLI UTILI PRE PARTENZA:
- Se viaggiate a Madrid d’estate, spero tolleriate bene il caldo. D’estate il clima è secco per cui non suderete molto e non sarete “appiccaticci”, cuocerete semplicemente come un pollo sulla griglia. Anche in questa stagione copritevi il capo con berretti o cappelli a tesa larga e abbiate dietro sempre dell’acqua e/o degli integratori. Portatevi sempre la crema solare con una protezione dipendente dal vostro grado di sensibilità.
- Se viaggiate a Madrid in Inverno il clima e rigido e sempre ventilato, ma il freddo è secco quindi sarà sufficiente vestirsi come al nord Italia, ma portatevi sciarpa, guanti e cappello, qualsiasi parte scoperta, vi potrebbe saltare via. Non copritevi eccessivamente, il sole splende per la maggior parte del tempo e a differenza del nostro sole al neon, scalda davvero. Anche d’inverno vi consiglio una crema solare con una protezione anche minima.
- Pranzi on the road e caffè, le mie alternative preferite sono:
100 Montaditos per paninetti sfiziosi a 1 € e poco più (mercoledì e domenica tutto il menu è a 1 €).
Rodilla per colazioni e pranzi, potrete trovare infatti brioches, tramezzini, insalate, toast e tostadas, cioè la baguette tagliata a metà, scaldata e condita con olio e salsa di pomodoro oppure con burro e marmellata (viene spesso usata per la colazione salata al posto delle brioches o della cioccolata/cappuccino con il churro). Oltre a tutto questo, Rodilla è anche l’unico posto dove un italiano può prendere un caffè, ma è comunque… complicato! Se ordinate un cappuccino vi arriverà in un “tazzotto” per due! Quindi in questo caso ripiegate sul café con leche caliente (non avrete la schiuma ma sa di cappuccino); se volete un caffè macchiato dovrete chiedere un café cortado, ma anche qui zero schiuma. Ho provato a spiegarglielo ma non c’è verso!
Per ultimo la Vianda de Salamanca, ottimi panini con il famoso Jamón! Personalmente preferisco il Jamón Iberico (suino razza Iberica minimo 70% e nutrito naturalmente) al Jamon Serrano (mix di razze e nutrito solo con mangimi). - Madrid è un ottimo punto di partenza per visitare Toledo quindi stay tuned! Il 06/03/2022 uscirà un articolo dedicato, così potrete valutare se allungare il vostro weekend aggiungendo un giorno.
Spero che questo Pedi-Bus Tour possa esservi di aiuto e soprattutto farvi venire voglia di visitare questa meravigliosa città, Capitale di un Paese stupendo, per me il più bello del mondo e che rappresenta il connubio perfetto tra tradizione e progresso; il Paese dove desidero stabilirmi definitivamente, anche se non mi abituerò mai al café con hielo e al Tinto de verano!
¡Hasta pronto con il prossimo articolo della Rubrica Spagnola di Geooking!
Luminiţa
Grazie a Valeria e con Valeria ho visto anche io Madrid per la prima volta e dico con la mano sul cuore che la “Spagna chiama” e se sei sensibile le di cuore ti innamori 😍.
Valeria DG
Ciao Luminiţa,
sono contenta che Madrid ti sia piaciuta e che anche tu abbia sentito il richiamo delle Sirene 😉 !
Ci siamo divertiti parecchio e camminato ancora di più, spero di poter ripetere il viaggio quanto prima!
Grazie per il tuo commento, continua a seguirci e non perdere il prossimo articolo della Rubrica Spagnola di Geooking! Destinazione: Toledo!
A presto!