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“Chiù longa è a pinsata chiù grossa è a minchiata”

 

Siete mai stati in Sicilia? Io, a parte qualche capatina per lavoro e un tentativo l’anno scorso che a causa pandemia, non è andato a buon fine, purtroppo non ho mai avuto l’occasione.

Quest’anno, insieme ad una cara amica, ho deciso che una buona alternativa culturale ed economica poteva essere Palermo e in una sera con un centinaio di messaggi ci attiviamo per volo e appartamento. 

Partiamo a metà del mese di maggio e rimaniamo a Palermo per meno di 3 giorni, vorremmo fare milioni di cose, comprensiva una puntatina a Mondello, ma purtroppo il tempo non è molto e restiamo in città… sarà per la prossima volta. 

Partiamo giovedì sera, post lavoro da Malpensa e arriviamo a Palermo alle 22, avevo già prenotato con Booking un trasferimento privato che ci ha portato direttamente alla nostra residenza palermitana, una vera comodità. L’appartamento è localizzato in un punto strategico per poter visitare la città: siamo vicino al mercato della Vucciria, in un luogo pieno di locali, ristoranti e a due passi dal Teatro Massimo. 

 

Palermo © Valeria F

 

In questo diario di viaggio non voglio raccontarvi pedissequamente i luoghi visitati ogni singolo giorno ma darvi una panoramica generale dei posti che abbiamo visitato, degli odori e dei sapori.

Palermo é una città dalle sensazioni forti, vive di colori con tinte vivaci, di gusti marcati, di profumi decisi e personalità spiccate… io dopo 3 giorni l’ho amata e ho deciso di ritornarci presto ❤️

Prima informazione utile se non hai una mappa o se, come me, hai lasciato la guida in aereo per i posteri, in Via Maqueda vicino alla Chiesa di Santa Caterina puoi trovare un Info Turisti che può darti informazioni.  Lo so che ci sono un sacco di applicazioni ma sulle mappe non transigo: voglio cerchiare, scrivere e mettere X con la matita 😁

 

MERCATI

I principali mercati della città sono 3 e noi li abbiamo visitati tutti. Mi piacciono i mercati e se vado in un luogo nuovo non riesco a rinunciarci, sono genuini e pieni di fascino. 

Vucciria: molto frequentato di sera da chi vuole mangiare e bere all’aperto in un contesto giovane, ci sono banchetti e ristoranti di ogni tipo.

 

Vucciria © Valeria F

 

Ballarò: il mercato più ampio, potete trovare banchetti che offrono ogni tipo di Street Food siciliano, qui il fritto non manca 😋 ma potete imbattervi anche in qualche banchetto dove comprare dei regalini (ne ho trovato uno molto carino che vendeva tessuti e tovaglie… non c’è l’ho fatta, ho comprato un runner colorato con le principali icone siciliane per la mia tavola di casa).

 

Murales mercato Ballarò © Valeria F

 

Del Capo: il mio preferito, ci siamo andate più di una volta. Oltre a comprare frutta, verdura e pesce fresco, ci sono banchi che fanno spremute d’arancia e di melograno, latte di mandorla, panini con la milza, arancine, coni di pesce e qualsiasi altra delizia vi possa venire in mente. Qui ho fatto la mia spesa culinaria: anelletti (famosi per la pasta al forno palermitana), sale al limone, sale al pistacchio e un sacco di altre spezie. Consiglio di farvi un giro perché c’è veramente ogni bontà. 

 

MONUMENTI E CULTURA

La storia di Palermo è contrassegnata da molte vicende, ricordatevi che è stata dominata da un periodo di conquista islamico e da un periodo Normanno, questi ne hanno influenzato l’architettura.

Qui di seguito vi inserisco i monumenti che abbiamo visitato. 

PORTA NUOVA: il principale accesso alla città, da qui parte il corso Vittorio Emanuele, la via più importante.

 

Porta Nuova © Valeria F

 

CATTEDRALE: uno spettacolo, mi ha ricordato le cattedrali Andaluse…  un vero e proprio gioiello. C’è un ticket diverso in base a ciò che si vuole andare a visitare, la nostra scelta è ricaduta su… tutto (Le Stanze dei Vescovi, Palazzo Arcivescovile, Museo Diocesano, Tetti, Tombe Reali, Cripta, Absidi, Tesoro, Sotterranei): non economico, ma ne vale la pena! Ricordatevi che per visitare tutto ci vuole circa mezza giornata. Sicuramente una menzione particolare merita il tetto della cattedrale, la vista spazia e arriva fino al mare, un vero incanto; e il Palazzo arcivescovile per le stanze dei vescovi ricche di dettagli preziosi. 

 

Cattedrale di Palermo © Valeria F

 

Dal tetto della Cattedrale © Valeria F

 

TEATRO MASSIMO: non siamo riuscite ad entrare per mancanza di tempo ma per noi è stato il punto di partenza di tutto perché da qui si diramano le principali vie del centro storico. Architettonicamente gli esterni sono molto belli.

I QUATTRO CANTI: piazza ottagonale all’incrocio delle vie principali, ogni cantone è speculare all’altro, arricchito con fregi e 12 statue disposte su 3 piani, ci capiti dentro senza accorgertene.

PIAZZA PRETORIA: chiamata anche Piazza della Vergogna, accanto a “I Quattro Canti”, questa piazza è maestosa perché al centro è collocata la Fontana Pretoria, circolare con quattro ponti di scalinate recintate con delle balaustre e gruppi scultorei monumentali che la rendono imponente.

 

Fontana Pretoria © Valeria F

 

FORO ITALICO: una passeggiata verso il mare magari gustandosi una buona granita è rilassante. Noi poi abbiamo dedicato qualche oretta a riposarci qui, che relax! L’aria di salsedine ci invade appena arriviamo… ma quanto è bello il mare!

MONASTERO SANTA CATERINA: chiesa, monastero e tetto si possono visitare con un biglietto cumulativo; noi decidiamo di vedere solo la chiesa per un costo irrisorio. La navata, la controfacciata e la volta sono un capolavoro d’arte con affreschi, stucchi, fregi e marmi che si fondono per creare con maestria un’opera opulenta da cui non riesci a togliere lo sguardo.

 

Monastero Santa Caterina © Valeria F

 

CHIESA DI SAN GIOVANNI DEGLI EREMITI: si trova tra il parco D’Orleans e il Palazzo Reale, è Patrimonio dell’Unesco e per questo, oltre che per le sue cupole rosse, mi ha incuriosito e sono voluta entrare. Immerso in un bellissimo giardino con un chiostro a pianta quadrata composto da arcate ogivali o sesto acuto. Quando sono entrata non c’era nessuno, esperienza sicuramente consigliata!

 

Chiesa di San Giovanni degli Eremiti © Valeria F

 

PARCO D’ORLEANS: parco zoologico tenuto molto bene. Il giardino e le fontane sono solo due ottime occasioni per andare ma se hai dei bimbi non sarà difficile convincerli a raggiungere questo parco, ha un sacco di animali che si possono guardare e non si paga il biglietto per entrare.

 

Giardini d’Orleans © Valeria F

 

CHIESA DI SAN CATALDO: davanti alla Chiesa di Santa Caterina, la sua caratteristica principale sono le tre cupole rosse che dominano sulla piazza, è un esempio di cultura araba. 

PALAZZO DEI NORMANNI e PALAZZO REALE: per visitarli è possibile fare un unico biglietto, un po’ oneroso, che comprende il Palazzo, la Cappella Palatina, i giardini e una mostra temporanea. Nel mio caso la mostra è stata di Steve McCurry “For Freedom” che volevo vedere da tempo: 49 immagini per raccontare le donne in Afghanistan. Le sue foto uniche per stile e grande capacità realistica ti mostrano la verità attraverso uno scatto.

Vi consiglio la visita perché solo la Cappella Palatina merita l’acquisto del biglietto. Patrimonio dell’UNESCO è maestosa nella sua ricchezza di mosaici dorati che non vi fanno staccare gli occhi dai soffitti, dalla cupola, dalla navata… quando entrerete ne rimarrete affascinati.

 

Interno Palazzo Reale © Valeria F

 

CATACOMBE DEI CAPPUCCINI: volevamo fare una visita ma al momento sono chiuse per ristrutturazione.

 

CIBO E CUCINA

Inizio dalla colazione, attenzione a dire cornetto o brioches perché qui sono due cose diverse. Il cornetto è il classico croissant alla francese ricco di burro, mentre la brioches è quella con il tuppo, morbida e delicata che si può mangiare anche con il gelato.

Per pranzo e cena non so da dove iniziare, faccio una panoramica ma bisogna solo assaggiare per credere. Prima cosa che ho imparato appena sono arrivata: qui è l’ARANCINA (a Catania è l’arancino).

A parte nei mercati, ovunque si può mangiare pesce, soprattutto nei ristoranti vicino al porto, in zona Kalsa e poi: arancine, involtini di melanzana alla palermitana, crocché, pane e panelle, anelletti al forno, pasta con le sarde, cassata, cannolo, granita al pistacchio, granita alle mandorle, brioches con gelato e poi tanto ancora…

Qui in pochi giorni ho mangiato tutto, l’unico problema è scegliere!

 

Cena a Palermo © Valeria F

 

SHOPPING

Oltre ai mercati in cui potete trovare gadget e cadeaux culinari, c’è un vero stuolo di negozi che vendono qualsiasi tipo di ricordo. Per mia esperienza fatevi un giro e scegliete cosa comprare dopo esservi fatti un’idea. C’è l’imbarazzo della scelta: coppole, calamite, portachiavi, teste di moro…

 

Pupi © Valeria F

 

Faccio solo una menzione ad un posticino che mi è rimasto nel cuore, si chiama Souvenir San Giuseppe vicino a “i quattro canti”, un posto tradizionale, con oggetti particolari e fatti a mano (io ho acquistato un braccialetto BELLISSIMO!). La proprietaria gentilissima ci ha raccontato la sua attività ma ci ha fatto anche da cicerone per ciò che riguarda la città e le leggende: ho ascoltato per la prima volta la leggenda dei 2 mori, fantastica! Se non l’avete mai letta cercate la storia, anche se ho visto online che c’è più di una versione, ne rimarrete affascinati.

Sono rimasta colpita dalle numerose librerie che ci sono in città, non solo grandi catene ma anche piccole librerie che oramai in alcune città non si trovano più… e infatti mi sono fermata in ognuna e alla fine ho comprato un libro.

Ci sono tantissime altre attività, ovunque vi giriate potete vedere Pupi e partecipare al teatro, visitare Mondello, andare ad Ustica e tanto altro ancora.

Chiudo questo racconto facendovi partecipi del fatto che quest’anno ricorre il 30esimo anniversario della strage di Capaci. La città, in quei giorni, è diventata un grande museo a cielo aperto: installazioni, manifestazioni… un tuffo nella storia del paese da non dimenticare.

 

Murales al porto © Valeria F

 

Spero che tutto possa esservi d’aiuto per una futura vacanza a Palermo e se vuoi anche tu suggerire qualcosa, scrivimi nei commenti!

 

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