La nostra ricetta della pasta all’amatriciana
La pasta all’amatriciana è stato da sempre il mio piatto preferito della tradizione romana. Sia perché ho sempre amato il pomodoro, sia perché tra i piatti romani era quello che meglio si riadattava a una versione senza pecorino (del quale non vado matta).
E in effetti nel mio ultimo viaggio a Roma (trovate qui l’itinerario), su quattro giorni a disposizione, ho provato una nuova amatriciana praticamente ogni giorno, insieme chiaramente ai carciofi alla giudia che per me sono la fine del mondo!
Finalmente alla tenera età di 29 anni mi viene regalato il primo tocco di guanciale sotto vuoto e mi viene generosamente condivisa la ricetta di questo famoso piatto romano.
Ora, sappiamo bene che stiamo parlando di una ricetta che sta molto a cuore al comune di Amatrice, ma diciamocelo: l’importante è avere la materia prima giusta, poi si sa che in casa ognuno ha il suo segreto.
Ebbene, la persona su cui ho fatto affidamento si chiama Giulia, romana doc, e oggi ho deciso di condividere anche con voi la ricetta della sua tradizione che io sono riuscita a riprodurre con ottimi risultati!
Partiamo dagli ingredienti. La materia prima è fondamentale:
- Bucatini (anche se devo dirvi la verità, la versione con i rigatoni non mi dispiace);
- Guanciale a cubetti o listarelle (attenzione: vietato sostituirlo con la pancetta);
- Pomodori pelati;
- Pecorino.
In una padella antiaderenti mettiamo il guanciale a cuocere fino a far diventare il grasso trasparente, o come dicono a Roma: finché non “sfrigola”.
Una volta cotto il guanciale, lo mettiamo da parte e nel grasso che ha rilasciato mettiamo in cottura i pelati insieme al pezzo di cotenna (per coloro che hanno il tocco di guanciale intero) per una quindicina di minuti, fino a togliere l’acidità del pomodoro.
Una volta insaporito il sugo e cotta la pasta, si toglie la cotenna e si mette la pasta a completare la cottura all’interno del pomodoro. A questo punto si aggiunge il guanciale precedentemente messo da parte e si amalgama il tutto.
Et voilà, possiamo impiattare con del pecorino in superficie!
Ma in tutto ciò, lo sapevate che l’amatriciana nasce con il condimento in bianco, e solo alla fine del 1700, con l’avvento del pomodoro, il piatto si è evoluto come lo conosciamo oggi?
Ora non vi resta che provare a cucinarla e farci sapere nei commenti se avete qualche segreto-non segreto da condividere 😉
Abbracci, Angie